Arnix.it

Alla Scoperta dell'Italia e del Mondo

Prestito a 70 anni: come e quale richiedere?

Prestito a 70 anni: come e quale richiedere?

Per ricevere un prestito, si deve essere in possesso di requisiti soggettivi, relativi alla durata del piano di ammortamento, e oggettivi, legati al reddito. Uno dei requisiti più importanti è quello dell’età, ed è l’unico requisito davvero immodificabile e indipendente dalla volontà della persona.

Cosa è cambiato per i richiedenti prestito Over Settanta

Fino a pochi anni fa, le banche concedevano il prestito solo fino all’età di partenza di settant’anni, e solo con un’età di conclusione prestito di settantacinque anni. Una delle poche eccezioni era il prestito Inps, che aveva come età di conclusione del prestito addirittura i novant’anni.

Oggi, invece, ogni finanziaria, o banca, può scegliere i suoi limiti di età, sia per l’inizio del prestito, sia per la fine.
L’età non è più una conditio sine qua non, ma un fattore da considerare: infatti, più l’età del richiedente il prestito è elevata, e più viene richiesto un maggiore tasso d’interesse, essendo la tarda età un fattore di rischio, che più si va avanti, più aumenta.

Cessione del quinto della pensione

Uno strumento che ha, per forza di cose, ha costretto le banche ad estendere i limiti d’età, è la cessione del quinto, rivolta anche a chi ha superato i settantacinque anni, raggiungendo a volte persino i novant’anni, anche se con le dovute precauzioni.

Per novanta, ovviamente, si intende la data di fine prestito: quindi, se il prestito dura tre anni, deve iniziare quando la persona ne ha, al massimo, ottantasette. Col limite di settantacinque, invece, l’età di partenza, in un caso del genere, sarebbe dovuta essere settantadue.

Ma cos’è la cessione del quinto?

La cessione del quinto per i pensionati è un prestito che la persona in pensione ottiene da una banca o da in un Istituto di Credito, e che poi rende a rate, tramite prelievi che INPS fa direttamente dalla sua pensione, del valore di non più di un quinto del totale.

La prima cosa che la persona deve fare per iniziare l’iter di richiesta è rivolgersi all’INPS e procurarsi la Comunicazione di cedibilità di pensione, che contiene l’importo massimo richiedibile come prestito, che dipenderà dall’importo totale della pensione stessa.

In seguito, la persona deve recarsi in banca o ad una società convenzionata con l’INPS: in questo secondo caso, sarà tutto più rapido.
Questo tipo di prestito ha una durata massima di dieci anni e deve necessariamente essere coperto da un’assicurazione. Non può accedere alla cessione del quinto della pensione chi riceve pensioni sociali, di invalidità, assegni di sostegno al reddito, o al nucleo familiare, e in una serie di altri casi in cui vi sono sussidi particolari.

Nuda proprietà

Dopo aver lavorato un’intera vita, è normale volersi godere gli ultimi anni, usando il capitale accumulato in anni ed anni di fatica, ma spesso bloccato in un immobile. Una soluzione che non andrebbe annoverata tra le opzioni di prestito, ma merita di essere citata, è la nuda proprietà. Di cosa si tratta?

Il venditore, cedendo la casa in “nuda proprietà”,  non ha più la proprietà della casa, ma ne ha l’usufrutto a vita. Riscuote molto successo perché il compratore si accaparra una proprietà con una spesa modesta, e l’ex proprietario incassa la cifra equivalente al valore della casa, escluso quello che viene chiamato “usufrutto”, che gli serve per continuare ad abitare in casa (da solo o con altre persone), o per continuare ad avere una rendita da quel luogo, se domiciliato altrove, ma solo se questa situazione era in essere già da prima.

Il Prestito Vitalizio Ipotecario

In realtà, c’è una soluzione ancora più vantaggiosa: rimanere proprietari e avere comunque accesso alla liquidità. Infatti, la casa è semplicemente ipotecata, ma rimane del legittimo proprietario.

Si tratta di una soluzione riservata a chi ha più di sessant’anni ed è proprietario di una casa, e ha bisogno di liquidità: si chiama Prestito Vitalizio Ipotecario, uno strumento inglese (Reverse Mortage) che, ancor più della nuda proprietà, può rappresentare una soluzione interessante. Per i dettagli su questa tipologia di prestito si può dare un’occhiata a questo link: https://www.prestitovitalizioipotecario.it/

La durata del prestito coincide con la durata della vita del, o della, richiedente. A disciplinare questo strumento è la legge 44 del 2015, che rende possibile l’ottenimento di una cifra equivalente al valore di una cospicua parte del bene immobiliare, dal dieci al cinquanta per cento. Questo range dipende dall’età di partenza del, o della, richiedente. Se allo scadere del contratto, la somma non è stata restituita, gli eredi possono decidere se saldare o vendere l’immobile.

Conclusioni

Chi ha superato i 70 anni e vuole concedersi un piccolo capriccio, desiderato da tutta la vita, non deve temere di non avere speranza: abbiamo illustrato solo alcune delle possibili soluzioni. L’importante, come sempre, è informarsi adeguatamente prima di procedere.